sabato 14 dicembre 2013

Emicrania: il dolore in testa, anche tra i mali più diffusi

Disegno di Danilo Paparelli




Da sempre soffro di mal di testa. Nella sfortuna, paradossalmente, sono comunque fortunata. Non patisco infatti di quei dolori tremendi, invalidanti. Tuttavia è pur sempre una grande scocciatura.
Per i medici il mal di testa è un disturbo idiopatico, cioè non se ne conosce esattamente l'origine e i fattori scatenanti sono innumerevoli. Ogni persona è poi un caso a sé, e a favorire il fenomeno dell' emicrania, la cefalea di tipo tensivo o la cefalea a grappolo, possono essere una infinità di cause.
Quanto ai rimedi, anche qui vaghiamo in una marea di possibilità infinite, nessuna risolutiva. O ci si bombarda l'organismo con farmaci potentissimi, o si ricorre alle classiche medicine da banco, che lasciano un po' il tempo che trovano. Su di me le tanto pubblicizzate pasticche “molli”, tanto per fare un esempio, non fanno nessun effetto calmante.
Non so se la cosa possa consolare chi soffre di mal di testa, ma anche molti personaggi famosi ne hanno sofferto. Quando Alice (Nel Paese delle Meraviglie) guarda il Gatto del Cheshire e lo vede svanire a poco a poco fino a che ne rimane il solo sorriso, ebbene, ciò potrebbe essere stato stato ispirato a Lewis Carroll da alcuni strani sintomi dell'emicrania, come lo "scotoma astenopico" : chi ne soffre assiste alla graduale sparizione della cosa che sta guardando e l'oggetto osservato sembra svanire. Anche a Giorgio De Chirico capitava qualcosa di simile. Nelle “Memorie della mia vita” racconta infatti di quella volta che vide Roberto Longhi, famoso critico d'arte e da lui odiato, letteralmente "sparire nel marciapiede".
Un'altra forma di emicrania, detta "classica" (o "emicrania con aura"), è caratterizzata dalla comparsa di una serie di strani fenomeni sintetizzati proprio con il termine "aura". In famiglia, ne patiamo tutti. Uno dei sintomi di cui soffriamo sono i disturbi visivi: luci puntiformi e scintillanti, linee a zigzag, deformazioni della percezione spaziale, veri e propri buchi, zone di assenza della visione e molto altro. Certo, avrei preferito condividere qualcos'altro con De Chirico, anziché questo tipo di esperienza che mi obbliga a stare al buio per ore.
Illuminante, in materia, è un libro che dice tutto già dal titolo: “Emicrania”, del neurologo Oliver Sacks. Un vero compendio sulla malattia e su come, con le parole dell'autore stesso, “ogni tanto, gli esseri umani possano aver bisogno, per breve tempo, di essere malati” nonché “una meditazione sull’emicrania intesa come reazione biologica, analoga a quanto accade in molti animali”.
Ma nessuno pare, per il momento, abbia trovato una cura universale per l'infinita varietà di forme del mal di testa. Ci dobbiamo accontentare spesso di pasticche dall'effetto quasi sempre nullo, che nelle intenzioni dovrebbero curare quasi tutto. Come le compresse pubblicizzate in televisione in questi giorni, che farebbero passare oltre all'emicrania, anche i dolori mestruali negli uomini.









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